La Suprema Corte, con la sentenza del 16 settembre 2024, n. 24710, ha affermato che non può essere pronunciata la sospensione della responsabilità genitoriale della madre ex art. 333 c.c. anche qualora i limiti caratteriali della madre causino nei figli un disagio psicologico (nel caso di specie, la madre non riconosceva alcuna qualità al ruolo genitoriale del padre, svalutando la sua funzione genitoriale e mostrando comportamenti che potevano suggerire tratti paranoici).

In particolare, la Cassazione afferma che la permanenza di una forte animosità della madre nei confronti del padre dei bambini, manifestatasi tramite comunicazioni denigratorie non legittima il ricorso all’art. 333 c.c., qualora non siano accertate, in concreto, delle carenze delle capacità genitoriali.

Il pregiudizievole comportamento del genitore

Infatti, secondo un orientamento consolidato della Cassazione, seppure ai fini della sospensione della responsabilità genitoriale ex art. 333 c.c. rileva l’obiettiva attitudine del genitore di arrecare un danno anche solo eventuale al figlio, tuttavia, affinché si possa adottare un provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale occorre che vi sia un comportamento del genitore pregiudizievole per il figlio; nel caso di specie, i figli non solo avevano espresso il desiderio di poter trascorre serenamente del tempo con entrambe i genitori, ma mancavano anche condotte di oggettiva trascuratezza e incuria, avendo la madre dimostrato evidenti buone competenze genitoriali, anche sotto il profilo del supporto emotivo, unite alla sua capacità di interpretare e dare una risposta ai bisogni e alle aspettative dei figli.

Pertanto, secondo i giudici di legittimità, nel caso in esame, non vi era stato un concreto pregiudizio o un pericolo di concreto pregiudizio a danno dei minori, con la conseguenza che l’autorità giudiziaria non poteva intervenire con misure sospensive, posto che i provvedimenti modificativi o limitativi della responsabilità genitoriale sono preordinati all’esigenza prioritaria di tutelare il superiore interesse del minore; proprio in tale prospettiva, i giudici di legittimità hanno considerato le conseguenze sui minori di una eventuale pronuncia di sospensione della responsabilità genitoriale in un periodo così delicato per lo sviluppo fisico-psichico dei minori.

Per un approfondimento in tema di alienazione parentale e decadenza della responsabilità genitoriale si rimanda all’articolo di Carolina Magli, PAS, decadenza della responsabilità genitoriale, allontanamento del figlio dalla residenza familiare e valutazione del migliore interesse del minore https://giustiziacivile.com/famiglia-e-successioni/note/pas-decadenza-della-responsabilita-genitoriale-allontanamento-del-figlio